Saper delegare.

Le persone di più alto livello che ho conosciuto nelle aziende, avevano tutti una cosa in comune: grande capacità di delegare, che implica dare grande fiducia. E dare fiducia non significa che non la si possa togliere quando non meritata, infatti quelle stesse persone sono anche capaci di togliere velocemente la fiducia accordata. In pratica la fiducia non può essere grigia (un po’ si e un po’ no): o la si accorda, oppure no.

Penso a tutti i sistemi complessi dei nostri giorni (progettazione di satelliti, di grattacieli, di microprocessori, di impianti ferroviari, etc): hanno tutti una complessità tale che non esiste una persona che “abbia in mano tutta la situazione”. I successi si basano tutti sul fatto che i gruppi che interagiscono devono avere fiducia nelle black box di cui conoscono solo output e input, ma non i meccanismi interni. Ovviamente questo discorso è semplificato, perché esistono meccanismi di controllo, ma anche di quelli bisogna avere fiducia 🙂

La cosa che mi colpì di più nella mia unica esperienza di lavoro in una mega azienda (progettazione e realizzazione di impianti ferroviari) per cinque anni fu proprio questo: meccanismi complicatissimi ma che funzionavano perfettamente grazie ad un rapporto di fiducia.

Proprio in questi giorni sto leggendo un libro davvero interessante: “Checklist manifesto”, di Atul Gawende, un grande neurochirurgo che ha rivoluzionato il modo di gestire i sistemi complessi (come quello di un ospedale moderno) mediante procedure, checklist, ma anche interazioni basate sostanzialmente sulla fiducia nelle competenze degli altri (la checklist della comunicazione).

Lascia un commento