Non si poteva spiegarlo meglio di così, con le parole di Bret Easton Ellis tradotto da Giuseppe Culicchia:
Ecco il vicolo cieco dei social: dopo che hai creato la tua personale bolla che riflette solo ciò a cui tu ti rapporti o con cui ti identifichi, dopo che hai bloccato o hai smesso di seguire le persone le cui opinioni o la cui visione del mondo condanni e non condividi, dopo che hai creato la tua personale piccola utopia fondata sui valori che ti sono cari, una sorta di folle narcisismo inizia a deformare quest’immagine così carina. Non essere in grado di o non volere mettersi nei panni degli altri – non voler vedere il mondo in maniera diversa da come tu lo percepisci – è il primo passo verso la non empatia, ed è per questo che così tanti movimenti progressisti diventano rigidi e autoritari quanto le istituzioni a cui si oppongono.
da “Bianco” – Bret Eston Ellis
Dal dialogo di Matteo Fais con Giuseppe Culicchia su Pangea.News, da leggere assolutamente.