Social, esagerazione e falsi miti

Una volta la pornografia riguardava solo il sesso.
Poi con il boom della pubblicità ha iniziato a riguardare gli oggetti: feticci, esagerazioni, cose inutili ma desiderabili, confronti e inadeguatezza.
Infine con internet è nata la pornografia di tutto.
Credi di saper suonare bene il piano, dopo 10 anni di conservatorio, e vedi il video di una bambina cinese di tre anni che suona Chopin meglio di te. Pensi di aver creato una bella azienda, e c’è un ragazzo americano di 16 anni che ha una multinazionale che fattura cento volte tanto. Pensi di essere in un momento difficile, e c’è un motivatore nato povero, ex drogato, mutilato e con cancro terminale che fa conferenze ed è mille volte più realizzato di te. vuoi imparare a disegnare, e vedi che c’è uno nel polmone d’acciaio che disegna con la bocca meglio di quanto riuscirai mai a fare.
Avere tutto l’universo a portata di mano è come avere un film porno su ogni cosa, su ogni abilità, su ogni pensiero. Il top di tutto, che anziché motivarti genera un confronto impari, in cui non sarai mai adeguato.
Gli adulti maturi hanno capacità di capire che si tratta di pornografia, i bambini invece restano mentalmente paralizzati, e preferiscono guardare video di qualsiasi cosa, anziché fare quella cosa. Questo ha portato al boom della normalità e della banalità: ora gli eroi di youtube sono persone normalissime che fanno cose normalissime, e prima che mi venisse questa illuminazione non capivo che cosa ci trovassero i bambini in Favij, Me contro Te, persone che giocano, mangiano, fanno cose banali e noiose online.
Semplicemente si stanno scocciando dei supereroi, della perfezione, della bravura assoluta, e vogliono vedere qualcosa con cui sia possibile confrontarsi. I normali, i mediocri, i Mike Buongiorno duepuntozero.

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