Being coachable

La stringatezza dell’inglese a volte è un limite, a volte è una cosa fantastica. “Being coachable” si capisce benissimo, ma per dirlo in italiano credo che ci vogliano più parole.

Forse: “essere disponibili ad imparare” può rendere l’idea, ma manca ancora qualcosa.

I bambini e i giovani in genere sono “coachable”: hanno la mente aperta, sono disposti ad imparare e accettano di avere un mentore che li guidi e insegni loro come fare le cose. La maggior parte dei vecchi e le persone chiuse di mente non sono “coachable”, ovvero non sono disponibili ad imparare e non accettano di avere qualcuno che li guidi.

Secondo me essere “coachable” è una qualità importantissima per migliorare e avere successo. Un’altra qualità importante, soprattutto in un periodo come questo in cui i coach abbondano, è saper scegliere quello giusto 🙂

Infine bisogna essere pratici, saper mettere in pratica gli insegnamenti: molti apprendono, apprendono, migliorano, ma restano sempre nel teorico e non mettono mai in pratica.

Chi unisce la capacità di essere “coachable” alla capacità di saper scegliere i coach giusti e alla capacità di mettere in pratica, è destinato al successo.

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