Bambini escono dalle elementari come zombie. Con le pupille dilatate e senza salutare vanno incontro ai nonni biascicando: “cucciolooottti”, arraffano le bustine e se le mettono in tasca prima di sedersi in auto catatonici.
Mamme e nonne si scambiano via whatsapp la mappa delle edicole che hanno ancora dosi di cucciolotti disponibili. “Ne ho prese 6 bustine ma ho visto che ne aveva ancora UNA SCATOLA DA CENTO PIENA, ti mando le coordinate gps, affrettati”.
L’altra sera ho sentito chiaramente il pusher all’angolo mormorare ai passanti “hashish-coca-cucciolotti”. Ci siamo scambiati uno sguardo di intesa complice, gli ho fatto segno con la mano, in modo discreto: “quattro”. Gli ho messo in tasca due pezzi da due euro, attento a non farmi sgamare, e mi ha mandato a prendere le bustine in un cestino che mi ha indicato ammiccando con il mento, poi è sparito. Sono dovuto rientrare in auto di fretta perchè due padri arrivati in ritardo continuavano a fissarmi.
Un vecchietto dietro di me all’edicola ha sentito il negoziante dire: “ecco le ultime due bustine” a quello davanti a me, ha fatto finta di morire, ci siamo tutti avvicinati e mentre lo tiravano su si è divincolato come un fulmine, ha arraffato le ultime due bustine e se ne è scappato di corsa.
Cucciolotti, cucciolotti everywhere.
NOTA per il futuro: l’album delle figurine dei cucciolotti è un must per i bambini, e le figurine sono introvabili 😀